Con un enorme successo di pubblico si è conclusa la prima edizione del Festival della Storia che si è tenuta all’incremento ippico di via Caserta a Santa Maria Capua Vetere. Due giornate, quelle di sabato 8 e domenica 9 ottobre con stand gastronomici, esposizione di antichi attrezzi da lavoro, sfilate e balli in abiti d’epoca. Protagonisti assoluti i cavalli allevati nel centro per la gioia incontenibile di bambini e ragazzi che hanno trascorso tanto tempo a guardarli e accarezzarli sotto la supervisione dello staff. L’evento, organizzato da Giovanni Munno, dal consigliere comunale Lello Aveta, Roberto Finelli e da altri cittadini sammaritani ha visto la partecipazione di numerose associazioni culturali della città. L’evento ha consentito la conoscenza di un luogo ricco di storia con le visite guidate al museo delle carrozze posto all’interno della struttura.

Festival della Storia
Festival della Storia

Cos’è l’incremento ippico

L’incremento ippico è un centro di allevamento gestito dalla Regione Campania. Qui si allevano cavalli di razza rara: persana, salernitana e napoletana. Un’area creata anticamente dalla dinastia dei Borbone come centro di deposito per cavalli addestrati alla guerra. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, sparita la Cavalleria e la ragion d’essere di addestramento militare, assume la denominazione di incremento ippico con la finalità di salvaguardare le razze tra le più importanti al mondo.

Agnese Rinaldi, responsabile dell’incremento ippico

«E’ stata una bella occasione per far conoscere il centro alle persone di Santa Maria Capua Vetere – commenta Agnese Rinaldi, responsabile dell’incremento ippico -. La nostra idea è proprio quella di tenerlo sempre più aperto e fruibile alla cittadinanza con altre attività che metteremo in campo nel futuro. Contiamo di proseguire con la fattoria didattica, attività sulla quale stiamo investendo, perché crediamo nei giovani e soprattutto – sottolinea Agnese Rinaldi – nei ragazzi di Santa Maria. Devono conoscere il loro patrimonio. Il centro appartiene al territorio, rappresenta un elemento culturale della città. Questo evento ci ha consentito di raccontarne la storia, di celebrare D’Angiò. Un personaggio importante per la storia cittadina».

Gli organizzatori Munno e Aveta

A commentare l’esito dell’evento il consigliere comunale Lello Aveta e Giovanni Munno, tra gli organizzatori del Festival. «Siamo felici di aver organizzato questo evento. E’ importante per conservare l’identità del territorio. Un’occasione per rafforzare l’ottimo lavoro già portato avanti da Agnese Rinaldi. L’obiettivo è raggiunto – prosegue Lello Aveta -. Portare attenzione a questa struttura regionale. Ci sono tutte le condizioni affinché Santa Maria possa rinascere partendo dalle sue risorse. C’è stata una grande risposta di pubblico – sottolinea Aveta -. Si vuole tornare a vivere dopo le restrizioni imposte dal Covid».

Giovanni Munno
Giovanni Munno

«Ringrazio tutti gli amici che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento – esordisce Giovanni Munno – , dai commercianti alle associazioni. Ci abbiamo messo tutti grande impegno, passione e amore per la città. Siamo stati ricompensati, non ci aspettavamo un successo del genere – commenta Munno – . E posso dire che è già in cantiere la seconda edizione».