Nel 2023 la Gioielleria Dragone compirà sessant’anni. L’attività di Corso Garibaldi in Santa Maria Capua Vetere gestita da Dario Dragone nasce come orologeria nel 1960. Una storia lunga che unisce un florido passato commerciale vissuto dalla cittadina sammaritana ad un presente completamente rivoluzionato dai centri commerciali e dalle vendite online. Nonostante tutto “Dragone” si conferma un punto di riferimento per i cittadini sammaritani e delle zone limitrofe.

Orologeria Dragone
Orologeria Dragone

GIOIELLERIA DRAGONE. LA STORIA

«Sono di Santa Maria Capua Vetere e anche la mia famiglia – spiega Dario Dragone -. I miei nonni venivano dalla Puglia. Mio nonno era militare e fu trasferito qui alla Caserma Pica. Mio padre, laureato in Legge, cominciò la carriera di avvocato. Poi qualche anno dopo insieme a mio zio, nel 1960, aprì a Santa Maria Capua Vetere una orologeria qui in Corso Garibaldi. Nel ’73 si divisero le loro strade. Mio zio rimase in quel locale mentre mio padre si spostò vicino al Teatro Garibaldi con una gioielleria. Ci rimase fino al 1995. Proprio nell’ultimo giorno dell’anno subì un furto e io  a quel tempo 22enne sentì il bisogno di dare una mano, nonostante lavorassi come geometra. Pian piano mi è piaciuto ed ho continuato l’attività di famiglia». 

DARIO DRAGONE

«Nel 2000 ho assunto il controllo della gioielleria. Papà lasciò a me l’attività. Il locale attuale l’ho occupato nel 2015, perché quello storico non si adattava alle nuove regole del commercio. Era piccolo. Con lo scorrere del tempo, l’esposizione è diventata essenziale. Un cliente mi fece notare che l’attività oggi si trova esattamente a metà strada tra quella antica di mio zio e quella di mio padre. In questi anni, precisamente cinque, ho subito anche una rapina. Ricordo quella notte quando fui svegliato alle tre di notte.  In questa circostanza ho sentito l’affetto dei clienti, del popolo sammaritano che dopo aver saputo mi ha contattato per darmi una mano. Per capire se avevo bisogno di qualcosa. Non me l’aspettavo. Mi ha fatto molto piacere. Ho anche incassato la solidarietà di molti colleghi. In questi anni è capitato spesso che amici e vecchi clienti di mio padre Michele passano di qui e mi raccontano fatti e aneddoti che non conoscevo. Ho scoperto anche le sue marachelle giovanili (sorride Dario Dragone, ndr)».

Dario Dragone
Dario Dragone

IL COMMERCIO A SANTA MARIA CAPUA VETERE

«Rispetto al passato la situazione è peggiorata. Prima il Corso era molto più florido. Credo che vada valorizzato. La ZTL va fatta in un certo modo. Non si risolve il problema – spiega Dario Dragone – chiudendo una strada. Ci vogliono parcheggi, altrimenti si crea traffico nelle vie circostanti. Ma anche invogliare le persone con animazione, piazzando delle panchine. Attrarle in qualche modo a vivere il Corso. Sicuramente allo stato attuale si può continuare a lavorare in questa città. Vero che non ci sono grossi guadagni ma riesci a vivere tra tante difficoltà. Ad esempio il periodo del Covid è stato drammatico, non solo commercialmente parlando ma anche dal punto di vista psicologico. Non eravamo preparati ad arginare una cosa del genere». 

Gioielleria Dragone interno
Gioielleria Dragone interno

LA MODA DEL GIOIELLO

«Le persone ci tengono ancora ad acquistare un gioiello. Ne rimangono ancora affascinate. Sono più le donne ad acquistarne ma nella maggior parte dei casi per regalarlo ad una persona cara o per una cerimonia. L’oro bianco si vende di più ma nell’ultimo periodo c’è un forte ritorno dell’oro giallo. Anche l’orologio si compra sempre nonostante la presenza di quelli di ultima generazione. Le persone continuano ad apprezzare l’orologio di un certo livello e lo indossano. E’ un accessorio di moda che va sempre». 

Gioielleria Dragone bilancino
Gioielleria Dragone bilancino

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