Nel 2024 festeggerà 20 anni di attività a Santa Maria Capua Vetere. La boutique Old England in piazza Mazzini di Gennaro Castaldo è diventata in poco tempo un punto di riferimento del commercio sammaritano.

OLD ENGLAND. CHI E’ GENNARO, LE ORIGINI
Gennaro ha 50 anni ed è originario di Afragola. E’ il 2004 quando apre il punto vendita in via Gallozzi. Successivamente si sposterà di pochi metri a Piazza Mazzini. «Sono originario di Afragola – dichiara Gennaro -. La mia famiglia fabbricava cappelli dal 1880, siamo arrivati io e mio fratello alla quinta generazione di cappellai. All’epoca la mia famiglia vendeva cappelli in feltro in tutta Italia e all’estero. Dal mio bisnonno, poi mio nonno Vincenzo fino a mio padre Agostino. Negli anni ’90 abbiamo cominciato anche con la produzione di berretti – spiega Gennaro – che ancora oggi esportiamo in tutto il mondo, in particolar modo a Londra. Decidemmo io e mio fratello di aprire un punto vendita qui. Io non conoscevo la città, mio fratello sì».

OLD ENGLAND, LA FABBRICA E COSA VENDE
«E’ sempre stata una bella cittadina dove storicamente c’è la cultura del cappello. Ma è tutto il casertano ad avere questo tipo di cultura. Il nome della boutique è ripreso da quello di Napoli che sono miei parenti. Abbiamo cominciato con la vendita di cappelli, poi a piccoli passi abbiamo inserito gli accessori. Prodotti sempre made in Italy e particolari. Di alta qualità. La fabbrica di cappelli funziona ancora ed è gestita da mio fratello ad Afragola. Negli anni ’90 eravamo l’unica fabbrica di cappelli insieme a Doria di tutto il Sud Italia. Lì facciamo sempre solo cappelli e berretti. La maggior parte li esportiamo a Londra e in tutta Italia per il marchio Guerra. Negli ultimi 6/7 anni ci siamo confermati uno dei negozi che vende di più a Santa Maria Capua Vetere ma anche uno dei più forti nel Casertano. La clientela oltre che da qui e dai comuni limitrofi arriva anche da Caserta ed Aversa».
OLD ENGLAND. LA MODA. LA CITTA’
«Abbiamo iniziato la vendita on line, procede bene. Abbiamo aperto un ufficio a San Prisco come deposito, ingrosso e showroom per la vendita. Speriamo di ottenere gli stessi risultati del negozio. Anche se io preferisco il contatto con la gente. Negli ultimi anni c’è stata una ripresa del copricapo come moda non solo per ripararsi dal freddo. Il berretto è quello che si vende di più. Il cappello di meno, perché è più impegnativo ma c’è una ripresa soprattutto dal lato donna. Poi la vendita va a periodi. Riesco a vendere un po’di tutto. Ormai sono conosciuto a 360 gradi come accessori da uomo e donna. Anche se poi la vendita forte è quella nel periodo invernale con il copricapo. Io non ho vissuto gli anni buoni di Santa Maria quelli dagli anni ’60 agli ’80. Anche se quando sono arrivato era ancora una cittadina che si difendeva. Poi ha avuto dei momenti di crisi ma fortunatamente funziona ancora il Natale. C’è la cultura ancora del regalo natalizio. Santa Maria ha delle potenzialità che altri paesi non hanno. Ha un Corso che è bellissimo. Uno dei più belli della Campania, il tribunale che porta gente. Io credo nella fine dei centri commerciali, perché ormai si è capito che vende cose di bassa qualità. Il negozio è in una delle piazze più belle della città ma andrebbe resa più viva, attiva. Questa piazza è un biglietto da visita per la città. Deve diventare un traino».