Anche se non la produce ad Anselmo, la musica, gli scorre nelle vene e gli risuona nella testa fin da ragazzino. Già da bambino culla il sogno di aprire un negozio di dischi. Un progetto di vita diventato realtà nella sua città, Santa Maria Capua Vetere, quando nel 2002 insieme ad un amico apre il negozio Ritmi Urbani. Nel 2014 è da solo a condurre con successo l”esercizio commerciale di Corso Garibaldi, diventando un punto di riferimento per i sammaritani e per i tanti di passaggio provenienti dalla provincia. Immerso tra CD musicali, vinili e servizio ticketteria per i concerti, Anselmo trascorre le sue giornate con il sorriso e la simpatia che da sempre lo contraddistinguono oltre alla professionalità ampiamente riconosciuta dai cittadini di Santa Maria Capua Vetere.

RITMI URBANI. CHI E’ ANSELMO
«Ho fatto lo speaker in radio e ringrazio i miei amici di Radio Marte. Ho lavorato con Gigio Rosa e Rosanna Iannaccone, è stata una esperienza bellissima. Precedentemente ho fatto lo speaker in una radio privata a Caserta per 4 anni. A Radio Marte conducevo un programma serale dedicato agli anni ’80 mentre c0n Gigio Rosa è partita una collaborazione lavorativa con i DJ set per le città. Sono laureato in Lingue all’Orientale di Napoli. I miei genitori sono del Sannio, i miei nonni e mia mamma insegnavano qui. Fin da bambino ho voluto fare questo. In realtà è sempre stata la mia passione. Da piccolo –svela Anselmo Pezza De Chiara – dicevo di volermi aprire un negozio di dischi, passione trasmessa da casa. Giravano sempre i dischi, mio nonno era un appassionato di musica e poi abitavo sul pianerottolo dove viveva un grande DJ sammaritano degli anni ’70: Roberto Zammarelli. Quindi nel tempo libero stavo sempre a casa sua e da lì ho preso questa passione. La mia cantante preferita in assoluta è Madonna, come cantante italiana è Mietta. La seguo ovunque».
RITMI URBANI. COME NASCE E PERCHE’ SI CHIAMA COSI’
«Ritmi Urbani nasce nel 2002, insieme ad una personache era qui prima di me. Le nostre strade poi si sono divise. Dal 2014 lavoro qui da solo. Sono ormai 20 anni che è aperto il negozio. Il nome l’ho scelto io, perché esisteva una trasmissione negli anni ’90 su Canale 21 che si chiamava Ritmi Urbani. Trasmissione molto bella e sperimentale, di nicchia. Io allora ero un ragazzo. Amo la mia città e detesto chi ne parla male a prescindere, io cerco sempre di vedere le situazioni belle. C’è di meglio ma anche di peggio. Nel centro storico ho visto tanti negozi che hanno chiuso come Funari che porto sempre nel cuore. E’ stata la mia vicina per tantissimi anni. Vado d’accordo con i miei vicini. Sono contento del pubblico che ho. In questo momento sono stato gratificato molto da ticketOne e GO2. Ho un rapporto con loro meraviglioso e di stima. Ho il mio zoccolo duro e funziona, così come il delivery».
COVID E MUSICA
«E’ stato orribile, perché il telefono non squillava più. Col mio zoccolo duro – spiega Anselmo – sono riuscito ad andare avanti anche col sostegno della mia famiglia. Era tutto bloccato, quello che mi ha ferito e che tutti i negozi di musica non sono stati considerati come un bene di prima necessità. Ad esempio potevi, invece, andare in edicola e comprare un CD. Adesso c’è ripresa fortunatamente. C’è una maggiore domanda, la gente ha fame di musica e l’offerta è tanta. C’è un numero infinito di concerti in tutta Italia».
MUSICA E MERCATO DISCOGRAFICO
«E’ una nota dolente, credo che metterà anche noi nelle condizioni di doverci adeguare. IL CD ha avuto un calo, non perché il ragazzo non lo voglia comprare. Ma perché nelle auto e negli impianti stereo non è previsto ma c’è la chiavetta USB. Penso che si arriverà ad un prodotto diverso direttamente con la chiavetta da inserire. Il vinile è diventato di nicchia, da collezione. Ma onestamente il prezzo è alto se si vuole avvicinare un pubblico giovane. Si parte dai 25 euro fino ai 40 euro ed edizioni limitate con un prezzo ancora più alto».
MUSICA IN CITTA’
«Mi farebbe piacere se ci fosse spazio in città per dei Festival. Penso ci siano qui tantissime persone valide, c’è stato l’exploit di Carditello ma penso che a Santa Maria non manchi alcuna carta per diventare una realtà ancora più importante. Ce lo meritiamo per la storia che abbiamo».