“Questo non è amare, tu non sei sbagliata“. Recita così la targa apposta di fianco ad una cassetta rossa posizionata al Comune di Santa Maria Capua Vetere in un corridoio laterale facilmente accessibile e allo stesso tempo riservato: «L’idea era quella di posizionarla in un luogo semplice da raggiungere e discreto – spiega la Vicesindaco Rosida Baia con delega alle Politiche Sociali – in modo da favorire le segnalazioni di tutte quelle donne vittime di violenza, soprattutto in ambito domestico, luogo dove si consumano gran parte delle aggressioni fisiche e psicologiche». E’ una di quelle iniziative che consente a tante donne di poter segnalare al centro antiviolenza situazioni di disagio.

CENTRO ANTIVIOLENZA
«Il centro apre periodicamente la cassetta – continua Baia – ma oltre a questo simbolo cerchiamo già dalla passata sindacatura di coniugare la concretezza. E’ collegato direttamente al 1522 che è un numero nazionale e possiede anche un numero verde. Si tratta di un presidio che prima non esisteva in città. Nel prossimo futuro contiamo di ampliarlo: sono già partiti i lavori in un bene confiscato dove doteremo il centro antiviolenza di maggiori servizi come la presenza di un avvocato, uno psicologo e delle stanze per ospitare temporaneamente soprattutto mamme vittime di violenza, con i figli».
«In generale l’idea dell’amministrazione riguardo alla violenza di genere è quella di sensibilizzare con i simboli e la prevenzione. La collaborazione con le scuole in questo senso diventa fondamentale – sottolinea la Vicesindaco – per insegnare alle donne a riconoscere i segni della violenza, a volte scambiata per altro. E ai maschi a rispettare l’altro sesso. Le violenze avvengono negli ambienti domestici e spesso la donna non avendo indipendenza economica ha difficoltà ad uscire da questa situazione. Abbiamo immaginato di offrire loro una opportunità lavorativa con inserimento lavorativo prese in carico dal centro attraverso dei tirocini formativi sia nel pubblico che nel privato».
MISURE PER I MINORI E ASILO NIDO
Troppo spesso a farne le spese sono i figli delle donne vittime di violenze, con ricadute psicologiche e mancanza di opportunità per poter vivere una normale quotidianità: «Sono attive delle misure per i minori. Organizziamo dei laboratori pomeridiani per i bambini che hanno bisogno di supporto, inseriti in famiglie segnalate dai servizi sociali. Ogni pomeriggio – continua Baia – fanno aiuto allo studio e attività laboratoriali come teatro e sport. L’idea è quello di potenziare il servizio».
«Inoltre stiamo richiedendo un finanziamento per aprire un asilo nido a Santa Maria che ad oggi è mancante. Si tratta di un obiettivo concreto di questa amministrazione».
BUONI SPESA E ALTRE MISURE
Negli ultimi mesi, da quando è apparso il Covid nelle nostre vite, il Governo ha stanziato dei fondi ai Comuni per poter in qualche modo sostenere attraverso dei buoni spesa le ricadute economiche negative. Alla città di Santa Maria Capua Vetere con il decreto Sostegni bis sono entrate nelle casse comunali 415.000 euro.
«Questa somma l’abbiamo distribuita con più misure. Una parte in buoni spesa – spiega Rosida Baia – confermando la precedente graduatoria già esistente, un’altra somma a chi, invece, risultava in graduatoria per i contributi ai canoni di locazione, abbiamo anche azzerato la quota di compartecipazione della mensa scolastica per la fasce più deboli e abbattuto la Tari per chi già in base al reddito usufruiva di una riduzione».