Movida violenta a Santa Maria Capua Vetere. Sono trascorsi pochi giorni dall’ottobre, quando è partito un colpo di pistola che ha ferito un 27enne del posto in Piazza I Ottobre, a pochi passi dall’anfiteatro Campano, luogo di frequentazione di ragazzi e giovani. Non è raro durante i fine settimana constatare anche episodi di spaccio, generiche violenze che accompagnano i fine settimana della città. Problema che coinvolge da Nord a Sud tutte le medie e grandi città. Su quanto il fenomeno possa sporcare l’immagine della cittadina sammaritana e incidere negativamente sull’aspetto turistico, ne ha parlato il sindaco Antonio Mirra nel corso della presentazione della Pro Loco Santa Maria Capua Vetere di qualche giorno fa.

Mirra
Mirra. Sindaco di Santa Maria Capua Vetere

Movida violenta non incide sul turismo. Le parole di Mirra

«Il tema della movida non è un tema solo sammaritano, perché se lo pensiamo vuol dire che non leggiamo i giornali e diventa un po’ complicato ragionare in questi termini. Quando un po’ di anni fa è stata fatta la scelta di valorizzazione in quella piazza, si è vista come una piazza che doveva essere il cuore della città anche come frequentazione dei giovani. E’ chiaro che questo comporta degli aspetti patologici che leggiamo sui giornali. Da tutte le parti d’Italia, tutti i giorni. Rispetto a questo noi abbiamo fatto un paio di cose che sono quelle che competono all’amministrazione, perché dobbiamo distinguere sempre le competenze, altrimenti facciamo un po’ di confusione».

Cosa ha fatto l’Amministrazione in Piazza I Ottobre

«L’amministrazione in quel caos totale ha fatto un investimento, ha messo le telecamere, la ZTL. La zona è molto più controllata, verificabile. Dal 2016 abbiamo fatto un progetto che si chiama “movida sicura”, abbiamo messo i soldi per lo straordinario dei vigili urbani tenendoli lì per anni prima dell’installazione delle telecamere fino a mezzanotte venerdì sabato e domenica. Ho chiesto varie convocazioni del Comitato di Ordine Pubblico, sono stato dal Questore, parlato anche di un rafforzamento della loro presenza in città. Commissariato, Caserma dei Carabinieri si rapportano con una tematica di risorse umane veramente molto limitate eh hanno competenze su un territorio molto più ampio. Abbiamo parlato di legalità. Ho portato per 4 anni nelle scuole i magistrati, la polizia, i carabinieri per parlare con i ragazzi di rispetto delle regole e convivenza civile. Abbiamo chiuso questi incontri con 10 000 presenze. Significa che ognuno deve fare la sua parte. C’è un problema ma non posso chiedere di tenere fisso qualcuno lì, perché non hanno le risorse – sottolinea Mirra, i numeri. Questo non va bene per nessuna città, quando capitano queste cose non fa bene a nessuna realtà imprenditoriale però voglio dire che questo incida sul tema turismo ho qualche perplessità. Mi sembra che Napoli faccia un po’ di numeri significativi. Ritengo che il tema turismo sia un po’ staccato da questo concetto. Santa Maria non sarà certo un gioiellino, penso che sia una bellissima città su cui abbiamo fatto in questi anni un lavoro di valorizzazione anche in termini di gestione del Verde, Igiene Urbana, manutenzione, siamo usciti da una situazione economica che ci creava problemi anche ad intervenire su una strada che si rompeva. Oggi abbiamo fatto 70 strade nuove. Se si rompe una via, interveniamo dopo due ore perché abbiamo i soldi, perché abbiamo risanato le casse. Oggi abbiamo più dipendenti che si occupano del settore cultura. Sul turismo il comune fa la sua parte»